Invictus Neo €159995,00

Invictus Junior Neo €98995,00

Ascona Neo €39995,00

Montana Neo €26995,00

Typhoon NEO €13995,00

VERONA NEO €11995,00

 

HURRICANE NEO €8995,00

TORNADO NEO €6495,00

Double X Neo €5495,00

MAXIMUS NEO €3995,00

Nel nutrito panorama dei costruttori di giradischi cosa caratterizza i Giradischi Acoustic Signature da tutti gli altri?
Acoustic Signature nasce nel 1996 a Suessen in Germania nel distretto Goep­pingen, Baden-Wuert­tem­berg per volontà dell’ingegnere Gunther Frohnhoefer. L’obiettivo era quello di portare innovazione e qualità nel panorama dei giradischi presenti sul mercato.  Fin da allora le idee erano chiare: Innovare e costruire giradischi con tecnologia all’avanguardia di ultima generazione costruendo giradischi ad alta massa non risonanti e affrontando i limiti tecnici e meccanici che questo tipo di scelta comporta.

Perché giradischi ad alta massa? La prima cosa che un giradischi deve garantire sembra una cosa semplice ma non banale: fare girare il disco con un moto costante (a velocità 33,3 periodico o 45 giri per minuto) nonostante questo moto sia “frenato” dall’attrito della puntina che traccia in sul solco. L’attrito che la puntina esercita quando legge i solchi varia in funzione delle variazioni dinamiche presente nei solchi. Già qui si riesce a capire che il compito del giradischi non è così banale. Il giradischi inoltre deve fornire un supporto stabile ed antirisonante dove il braccio e la testina siano in grado di estrarre tutte le informazioni presenti nei solchi. La costanza di rotazione è un obiettivo che si può raggiungere facilmente (almeno sulla carta) con sistemi elettronici di regolazione della velocità che mantengano il più costante possibile la rotazione del piatto.

Solo un piatto ad alta massa però, con il suo effetto volano, può garantire meccanicamente una rotazione fluida e costante senza che questo venga “frenato” nei passaggi di alta dinamica. Una puntina quando deve riprodurre un passaggio ad alta dinamica tende a rallentare la rotazione del piatto. E’ sufficiente guardare una facciata di un LP per individuare i passaggi dove sono incisi i solchi che contengono un contenuto di segnale ad alta dinamica. Questi si presenteranno come più “frastagliati”. Il motivo è perché in quei passaggi la puntina deve compiere escursioni laterali più elevate generando un maggior attrito della puntina sui solchi che inevitabilmente tende a frenare la rotazione del piatto. Nei giradischi con piatti a bassa massa, si affida principalmente al motore ed al circuito di servocontrollo il compito di dover “ripristinare” i giri nominali del piatto. Tutti i sistemi di servocontrollo si basano su un momento di rilevazione dei giri ed un momento di accelerazione per ripristinare il calo dei giri verificatosi nel momento della riproduzione del transiente. Ma dal momento che il sistema di correzione corregge qualcosa quando si è già verificato, questo determina inevitabilmente una perdita di dinamica. Questo non succede nei giradischi Acoustic Signature. Un piatto ad alta massa ha una funzione “volano”. Difficilmente il movimento laterale, che la testina è costretta a fare nel momento in cui deve riprodurre un transiente, potrà venire rallentato da un piatto ad alta massa in movimento.

Come mai allora sono pochi i costruttori di giradischi che utilizzano piatti ad alta massa? Come hanno affrontato il problema dell’attrito?

A differenza di quanto si possa pensare, il motivo non è semplicemente perchè un piatto pesante è solo più costoso da produrre. Uno dei problemi che occorre affrontare (oltre alla tolleranza e qualità dei materiali) è il problema dell’attrito che un piatto ad alta massa produce soprattutto nel punto di appoggio del perno e poi tutti i problemi di risonanze e vibrazioni che masse elevate possono accumulare. In termini di attriti inoltre, basti pensare che tutto il peso del piatto viene “scaricato” nel punto di contatto del perno del piatto sulla piastra reggispinta. Se il piatto è molto pesante qualsiasi olio, grasso che si pone alla base del perno non rimarrà in sede, ma verrà inevitabilmente spinto dal peso del piatto verso l’esterno e questo come conseguenza porta ad un contatto diretto con la sede del perno generando forti attriti. Ma l’attrito genera rumore che verrà trasmesso al piatto a cui è collegato. La testina (fonorivelatore) oltre ad estrarre le informazioni presenti nel solco inevitabilmente “legge” anche il rumore e questo fa si che normalmente i piatti ad alta massa quasi sempre presentano un peggioramento del rapporto segnale/rumore.

Acoustic Signature già fin dai primi giradischi ha risolto questo problema utilizzando perni autolubrificanti in materiali speciali che riescono a sopportare il peso del piatto ed il suo moto di rotazione, ma nello stesso tempo, durante la rotazione, rilasciano una sostanza lubrificante riducendo l’attrito. I giradischi Acoustic Signature di prima generazione utilizzavano un materiale denominato Tidorfolon. Ora a distanza di oltre 20 anni con la serie Neo è stato introdotto una nuova tecnologia DTD (DURA TURN DIAMOND) spiegata in seguito. Questo materiale ha una durezza vicina a quella del diamante ma nello stesso tempo è capace di emettere una sostanza autolubrificante che riduce a livelli trascurabili l’attrito anche su piatti molto pesanti. Questo permette di raggiungere quasi un movimento perpetuo senza utilizzo di grassi o oli di lubrificazione aggiunti ed esente da manutenzione. Acoustic Signature è talmente sicura della tecnologia sviluppata tanto da fornire su tutti i giradischi della serie NEO una garanzia di ben 15 anni.
Le altre innovazioni tecnologiche implementate su tutta la gamma NEO dei giradischi Acoustic Signature sono oltre al DTD (DURA TURN DIAMOND), la tecnologia proprietaria AVC (AUTOMATIC VIBRATION CONTROL) e CLD (CONSTRAINT LAYER DAMPING).